Dolomiti quota 2000

Progetti di ricercaDolomiti quota 2000

Pr2000

DOLOMITI QUOTA 2000RESEARCH PROJECT
Biodiversità degli ambienti di alta quota delle Dolomiti

A cura di: Giovanni Timossi, Enrico Ruzzier, Enrico Bizio

Promosso da:

SVSN – Società Veneziana di Scienze Naturali APS
www.svsn.it

WBA onlus – World Biodiversity Association onlus
www.biodiversityassociaton.org

loghi

Premessa

L’Italia è un paese coperto per la maggior parte da sistemi montuosi. Ben un quarto del complesso alpino è compreso nei confini politici italiani mentre quello appenninico occupa gran parte della penisola italiana.

Le Alpi sono l’ambiente più esteso ad alta naturalità in Europa e costituiscono un hot spot di biodiversità a livello continentale per l’elevato numero di specie animali e vegetali, molte delle quali endemiche.

Le Dolomiti sono, all’interno della catena alpina, un gruppo ben definito sotto il profilo geologico. Flora e fauna hanno origini relativamente antiche e rendendo le Dolomiti stesse il modello perfetto per lo studio e la comprensione di come le recenti vicende paleo-climatiche abbiano determinato l’attuale assetto ambientale ed ecologico.

Obiettivi del progetto

La difficoltà di accesso a molti ambienti, la logistica, i metodi di raccolta e le avversità ambientali a quote superiori i duemila metri, hanno storicamente complicato la ricerca scientifica negli ambienti alpini, soprattutto nei confronti dello studio degli organismi dalla natura criptica o dalla fenologia ristretta. Si conoscono in maniera adeguata piante, muschi, licheni e macrovertebrati, mentre molto meno è noto riguardo la fauna invertebrata e microvertebrata.

Scopo del progetto è quello di indagare approfonditamente l’ambiente alpino dolomitico, colmando quelli che sono i nostri gap conoscitivi, valutandone e caratterizzandone la biodiversità (anche attraverso le moderne tecniche di indagine molecolare, quali DNA barcoding), al fine di promuoverne una tutela quanto più adeguata a seguito dei recenti cambiamenti climatici e della pressione antropica.

Metodologie di studio

Per studiare la tipicità tassonomica floristica e faunistica dei nove sistemi dolomitici riconosciuti quali beni dell’umanità negli ambienti alpini, verranno presi in esame i seguenti taxa.

1) Piante, Funghie Licheni.

Lo studio della flora e dei funghi richiede la raccolta del materiale nel periodo di sviluppo idoneo all’identificazione e la conservazione con metodologia standardizzata dei campioni essiccati.

2) Artropodi, di cui, in particolare, Aracnidi, Miriapodi ed Esapodi (Coleotteri, Lepidotteri, Ditteri, Efemerotteri, Tricotteri e Plecotteri, Ortotteri).

Gli Artropodi, in generale, verranno raccolti con la ricerca manuale diurna e notturna e con l’utilizzo di trappole a caduta per brevi finestre temporali. I taxa con sviluppo larvale acquatico verranno campionati con retini appositi con i quali si indagheranno i corpi idrici lotici e lentici. La fauna notturna verrà attratta con lampade a ultravioletto e trappole a luce posizionate temporaneamente negli ambienti idonei. Gli esemplari raccolti verranno conservati secondo la metodologia specifica ampiamente riconosciuta di ogni gruppo.

Gli specialisti che si occuperanno della raccolta e dello studio del materiale biologico saranno responsabili in toto della conservazione dello stesso.

Gli esemplari tipo delle nuove specie saranno, a discrezione dello specialista, preferibilmente depositati in Musei o istituzioni pubbliche o private ove vi sia la garanzia di conservazione e la possibilità di studio da parte della comunità scientifica.

I risultati delle ricerche verranno divulgati con un report annuale sui siti della WBA onlus, della SVSN e della Fondazione Dolomiti Unesco ed, infine, se di importanza scientifica, pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

Tempistiche

Il progetto pluriennale di ricerca ha come obiettivo lo studio di tutti i nove sistemi dolomitici. Si prevedono pertanto cinque anni di ricerche con l’obiettivo di presentare la sintesi dei risultati delle ricerche in occasione dei Mondiali di Sci di Cortina del 2021.

Si prevede di inaugurare l’avvio del progetto nel 2017, iniziando dalla Marmolada, la regina delle Dolomiti e la vetta più alta del gruppo.

mappa del bene

Contatti

Curatori del progetto:
Giovanni Timossi (Lepidoptera) [referente responsabile di progetto]
Presidente SVSN, socio eletto in Consiglio Direttivo di WBA onlus
timossigiovanni@libero.it
Mobile:+39 3479578817

Logo-SVM

Enrico Ruzzier (Coleoptera)
Vicepresidente WBA onlus
symphyla@gmail.com

Enrico Bizio (Fungi)
socio SVSN – APS
Società Veneziana di Micologia

Progetto promosso da:

SVSN – Società Veneziana di Scienze Naturali – APS

WBA onlus – World Biodiversity Association onlus
c/o Museo Civico di Storia Naturale di Verona
Lungadige Porta Vittoria, 9
37129 Verona – Italia
info@biodiversityassociation.org
research@biodiversityassociation.org
www.biodiversityassociation.org

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MODULO ADESIONE AL PROGETTO

Autori

  • Giovanni Timossi

    Da oltre venti anni mi occupo di studiare la biodiversità di farfalle e falene. Ho accumulato esperienze in diversi ambiti di ricerca, dai musei agli ambienti naturali. Ho affiancato all'attività di ricerca scientifica quella di divulgazione e formazione di studenti e professionisti a tutti i livelli, sia con conferenze che con corsi di entomologia generale e pubblicazioni. Per alcuni enti ho curato l’allestimento di mostre a tema sulla biodiversità dei lepidotteri. Mi occupo di tassonomia, biologia ed ecologia dei lepidotteri compresi i cosiddetti micro lepidotteri, in particolare con focus sulla Superfamiglia Gelechioidea. Le mie ricerche in corso oggi mi portano da diversi anni a studiare la biodiversità dei lepidotteri della Laguna di Venezia, delle isole dell’arcipelago del Quarnaro in Croazia, delle isole dell’Arcipelago Toscano. Nel 2018 ho svolto alcune ricerche in ambienti di foresta tropicale a Cuba in occasione di un progetto di sviluppo di agricoltura sostenibile. Nel 2016 ho inaugurato il progetto di ricerca Dolomiti Quota 2000, una iniziativa che porto avanti con SVSN – aps e e WBA Onlus con il patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco.

  • Enrico Ruzzier
  • Enrico Bizio

    Appassionato di micologia, nei primi anni ’80 è tra i soci fondatori della Società Veneziana di Micologia, con sede presso Il Museo di Storia Naturale di Venezia, contribuendo alla creazione di MCVE, il famoso erbario micologico di Venezia. Rivolge principalmente il suo interesse alla flora micologica della Laguna di Venezia (di cui contribuisce al censimento), dei litorali alto-adriatici, dell’Agordino, delle microselve d’alta quota delle Dolomiti. E’ considerato specialista del genere Inocybe ed è scopritore di nuovi taxa di questo genere. E’ autore di numerosi contributi micologici a livello divulgativo e scientifico.

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