La flora vascolare dei prati del monte Pizzoc (Veneto – NE-Italia)

Attività SVSNBotanica e MicologiaLa flora vascolare dei prati del monte Pizzoc (Veneto - NE-Italia)

Riassunto

Viene studiata la flora vascolare dei prati del monte Pizzoc (TV) tra i 1400 m e i 1567 m s.l.m. Durante la ricerca, svolta tra il 2005 e il 2015, complessivamente sono state censite 242 specie; di queste 21 sono comprese nella Lista Rossa Regionale delle Piante Vascolari del Veneto, per la provincia di Treviso (2016). È stato operato un confronto tra la flora attuale e quella rilevata nel 1978 da Marchiori e Ros dal quale risulta che sono poche le specie non confermate e molte quelle rilevate solo durante il presente studio.

Abstract

The vascular flora of meadows of Pizzoc mount (Veneto – NE Italy)

It studies the vascular flora of the meadows of Pizzoc Mount (TV) between 1400 m and 1567 m s.l.m. During the research, carried out between 2005 and 2015, a total of 242 species were counted; of these 21 are included in the Regional Red List of Vascular Plants of the Veneto, for the province of Treviso (2016). It was made a comparison between the current flora and the one found in 1978 by Marchiori and Ros the comparison shows that there are few unconfirmed species and many species detected only during the present study.

Area di studio

Il monte Pizzoc (cima: 1567m s.l.m., coord. 46°02′27″N 12°20′47″E) appar-tiene alle Prealpi Trevigiane; è situato nel comune di Fregona, in provincia di Treviso. La cima è raggiungibile in auto tramite una strada asfaltata che si dirama poco dopo La Crosetta dalla SP 422 dell’Alpago-Cansiglio. La sommità del monte, essenzialmente prativa, si trova al limite della Foresta del Cansiglio (SIC- ZPS IT 3230077). Rappresenta un notevole punto panoramico sia sulla pianura veneta, sia sulle Dolomiti.

Geologicamente appartiene al massiccio del Cansiglio-Cavallo ed è situato a sud del crinale montano che racchiude la conca del Cansiglio. Le rocce sono forma-te da calcari di scogliera (Giurese sup. – Cretaceo) e calcari marnosi (Cretaceo sup. – Eocene). Gli strati rocciosi piegano quasi verticalmente verso la pianura, così il versante meridionale appare molto aspro, con canaloni, accumuli di de-trito, salti rocciosi (Della Libera, 2004).

Per quanto riguarda il carsismo si possono incontrare alcuni inghiottitoi sulla parte sommitale più pianeggiante e soprattutto un bellissimo esempio di car-sismo a blocchi a sud di casera Croce, dove è notevole l’erosione delle rocce affioranti dal terreno, con abbondante presenza di fossette carsiche. Ad ovest i versanti del Pizzoc che si estendono verso il monte Millifret si interrompono bruscamente nella Val Lapisina. Anche qui, come in Cansiglio, le uniche acque superficiali sono rappresentate dalle “lame” (pozze d’alpeggio).

Il clima, caratterizzato da un certo grado di continentalità, è influenzato dalla vicinanza della pianura: nelle ore centrali le correnti termiche favoriscono il formarsi di fenomeni convettivi e quindi la cima è sovente avvolta da nuvole.

Secondo i dati ARPAV (2011) i valori medi delle precipitazioni (dal 1985 al 2009) si attestano intorno ai 1400 – 1600 mm annui, con apporti più significativi in primavera ed autunno. La temperatura media annua è tra gli 11° e i 13°C. L’inverno si caratterizza per una maggior frequenza di giornate con cielo sereno e per la relativa scarsità di precipitazioni.

Dal punto di vista storico, la presenza di numerosi ruderi di casere e muretti a secco fa intuire come nel passato la zona fosse intensamente utilizzata come pascolo ed alcuni antichi cippi testimoniano la dominazione veneziana (XV°-XVI° sec.) anche in questo luogo. La cima del monte nel secolo scorso fu sfrut-tata come cava a cielo aperto per l’estrazione del calcare marnoso grigio dalla società Italcementi ed a questo si deve l’attuale aspetto morfologico a gradoni. L’edificio che attualmente ospita il rifugio Città di Vittorio Veneto era la sede locale della società estrattiva. Nel periodo della “Guerra Fredda” sulla cima sorse una base missilistica NATO, smantellata definitivamente alcuni anni fa.

Il comune di Fregona ha acquistato recentemente dalla società Italcementi il ri-fugio e i prati della parte sommitale, mentre il resto del territorio è di proprietà privata. Da qualche anno due prati sono utilizzati come pascolo per muli e un piccolo gregge di pecore si sposta tra il Pizzoc e le zone sottostanti di Cadolten e Pian dell’Erba.

Dagli anni ‘70 la struttura dell’ Osservatorio Ornitologico del valico montano del Monte Pizzoc testimonia l’importanza dell’area come sito di passaggio degli uccelli migratori, tanto che in quest’ultimo decennio è stato l’unico valico mon-tano tutelato nell’ambito regionale, essendo riconosciuto ai sensi della Legge Nazionale e Regionale sulla caccia e nel Piano Faunistico Venatorio della Regio-ne del Veneto (Mezzavilla & Favaretto, 2014).

Materiali e metodi

La zona è stata abbastanza trascurata dagli studi di argomento botanico, rivolti soprattutto al vicino Cansiglio ed al Monte Cavallo. Sono disponibili solamente: una ricerca sulla vegetazione dei pascoli del monte Pizzoc (Marchiori & Ros, 1978); un elenco floristico delle zone Cadolten-Pian dell’Erba e Agnellezza-Pizzoc (Arpav, 2004); una tesi su una parte bruciata del prato dell’Agnellezza (Baggio, 2012); una proposta di escursione floristica (Bernini, et al., 2013).

La biodiversità del luogo, determinata dalla varietà di ambienti legati alla geo-logia, alla morfologia, al suolo ed al clima della zona, si caratterizza anche con una grande ricchezza floristica soprattutto negli ambienti prativi, di roccera, arbustivi e umidi. Si è ritenuto interessante sviluppare l’analisi sui pascoli della parte sommitale del monte, in quanto lo scopo della ricerca è produrre una lista floristica completa ed aggiornata e confrontare l’elenco attuale con quello del 1978 di Marchiori e Ros relativi alla stessa zona. La ricerca floristica è iniziata nel 2005 e si è protratta fino al 2015, anno in cui il censimento si è fatto sistematico, con rilievi periodici da aprile a settembre, al fine di non tralasciare alcuna specie.

Le aree di saggio sono 20, ognuna di circa 100 m² e si trovano in formazioni prative (Fig. 1) distribuite sui vari versanti del monte, tra i 1400 m ed i 1567 m di quota. Alcuni prati sono falciati costantemente da parecchi anni, altri rien-trano in un programma quinquennale di sfalcio della Regione Veneto iniziato nel 2014, altri invece non sono falciati. Le superfici campione sono state scelte rispettando l’omogeneità dei tratti caratteristici generali: copertura erbosa quasi totale con assenza o quasi di rocce affioranti e zone arbustive.

Fig.1. Area di studio e siti oggetto d’indagine.

I prati del monte Pizzoc, come già dedotto da Marchiori e Ros (1978), sono di origine secondaria, dovuti a disboscamento, pascolo, sfalcio e concimazione della parte esterna della foresta e la presenza di Rubus idaeus L. e Juniperus communis L. potrebbe indicare il ritorno ad una vegetazione boschiva.

Per la determinazione delle specie sono stati usati testi di autori diversi (Pignatti, 1982; Aeschimann et al., 2004; Rothmaler, 2000; Lauber, Wagner, 2012; Bernini et al., 2002; Veneto Agricoltura, Giros, 2009; Giros, 2009), mentre per la nomenclatura adottata si è fatto riferimento a: “La Flora Vascolare Del Friuli Venezia Giulia” (Poldini et al., 2001).

La flora vascolare delle praterie del monte Pizzoc

Per facilitare la consultazione della seguente check-list (Tab. 1), le 242 specie rilevate nelle praterie oggetto di studio sono messe in ordine alfabetico; inoltre nella tabella sono riportati i confronti con la lista di Marchiori e Ros (1978) e con la Lista Rossa delle Piante Vascolari del Veneto (2016) per la provincia di Treviso.

Legenda della tabella: Colonna A: + presenza nel censimento attuale (2005-2015) – Colonna B: + presenza nel censimento di Marchiori e Ros (1978) – Colonna C: presenza nella Lista Rossa della provincia di Treviso: NT = Quasi minacciato; VU = Vulnerabile; EN = In pericolo; NS = Nuova segnalazione

Lista dei taxaABC
Achillea collina Becker ex Rchb.+

Achillea millefolium L.
+
Achillea roseoalba Ehrend.+

Achillea stricta Schleich. ex Gremli+

Acinos alpinus (L.) Moench subsp. alpinus++
Aconitum ranunculifolium Rchb.++
Aconitum tauricum Wulfen++
Agrostis capillaris L. subsp. capillaris++
Ajuga reptans L.++
Alchemilla vulgaris Ser. vulgares++
Allium carinatum L. subsp. carinatum+

Allium carinatum L. subsp. pulchellum Bonnier & Layens+

Anemone nemorosa L.+

Antennaria dioica (L.) P. Gaertn.++
Anthoxanthum odoratum L. s.l.++
Anthyllis vulneraria L. s.l.++
Aposeris foetida (L.) Less.++
Arabis hirsuta (L.) Scop.+

Arctium lappa L.+

Arnica montana L. subsp. montana++
Asperula aristata L.+

Asperula cynanchica L.+

Astragalus glycyphyllos L.+

Astrantia major L. s.l.+

Barbarea vulgaris R.Br. s.l.+

Betonica alopecuros L.+

Biscutella laevigata L. s.l.+

Bistorta officinalis Delarbre+
NT
Bistorta vivipara (L.) Delarbre++
Botrychium lunaria (L.) Sw.++
Brachypodium rupestre (Host) Roem. & Schult. s.l.+

Briza media L. subsp. media++
Bromopsis condensate (Hack.) Holub subsp. microtricha (Borbás) Jogan & Bačič+

Bromopsis erecta (Huds.) Fourr. subsp. erecta++
Bupthalmum salicifolium L. s.l.+

Calamagrostis varia (Schrad.) Host subsp. varia+

Calluna vulgaris (L.) Hull++
Campanula glomerata L. s.l.+

Campanula rotundifolia L.+

Campanula scheuchzeri Vill.++
Carduus crassifolius Willd. s.l.++
Carduus defloratus L. subsp. tridentinus (Evers) Ladurner++
Carduus nutans L. subsp. nutans+

Carex austroalpina Bech.+

Carex caryophyllea Latourr.+

Carex flacca Schreb. s.l.+

Carex hirta L.+

Carex humilis Leyss.+

Carex montana L.+

Carex mucronata All.+

Carex ornithopoda Willd. var. ornithopoda+

Carex ovalis Gooden.++
Carex pallescens L.++
Carex sempervirens Vill.+

Carex umbrosa Host subsp. umbrosa+
NT
Carlina acaulis L. s.l.++
Carum carvi L.++
Centaurea jacea L. s.l.++
Centaurea jacea L. subsp. gaudinii (Boiss. & Reut.) Gremli+

Centaurea nervosa Willd. subsp. nervosa++
Centaurea nigrescens Willd. s.l.+

Centaurea triumfetti All. s.l.+

Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch+

Cerastium arvense L. s.l.+

Cerastium arvense L. subsp. strictum (Koch) Schinz & R.Keller+

Cerastium holsteoides Fr.+

Chaerophyllum hirsutum L. s.l.+

Chamaecytisus hirsutus (L.) Link+

Chenopodium bonus-henricus L.++
Chrysanthemum leucanthemum L.


Cirsium acaule Scop. subsp. acaule++
Cirsium eriophorum (L.) Scop. s.l.++
Cirsium vulgare (Savi) Ten. subsp. vulgare+

Corydalis solida (L.) Clairv. s.l.+

Crepis slovenica Holub+

Crocus vernus (L.) Hill. subsp. albiflorus (Kit.) Asch. & Graebn.++NT
Cruciata glabra (L.) Ehrend.+

Cruciata laevipes Opiz+

Dactylis glomerata L. s.l.++
Dactylorhiza fuchsii (Druce) Soó subsp. fuchsii++NT
Dactylorhiza sambucina (Druce) Soó subsp. sambucina++NT
Danthonia decumbens (L.) DC. subsp. decumbens++
Daphne mezereum L.+

Deschampsia cespitosa (L.) P. Beauv. subsp. cespitosa++
Deschampsia flexuosa (L.) Trin. subsp. flexuosa++
Dianthus monspessulanu L. s.l.+

Dianthus sylvestris Wulfen. s.l.+

Elytrigia repens (L.) Desv. ex Nevski+

Epilobium montanum L.+

Erica carnea L. subsp. carnea++
Erigeron glabratus Bluff & Fingerh.++
Erigeron uniflorus L.


Euphorbia cyparissias L.++
Euphrasia officinalis L.++
Euphrasia rostkoviana Hayne s.l.


Festuca pratensis Huds. s.l.++
Festuca rubra L. subsp. commutata ( Gaudin)+

Festuca rubra L. subsp. rubra++
Festuca rupicola Heuf. subsp. rupicola+

Fragaria vesca L.++
Gagea lutea (L.) Ker Gawl. s.l.+

Galeopsis speciosa Mill.++
Galeopsis tetrahit L.+

Galium album Mill. s.l.


Galium lucidum All. subsp. lucidum+

Galium mollugo L.++
Galium rubrum L.+

Galium verum L.++
Gentiana acaulis L.++
Gentiana asclepiadea L.+

Gentiana clusii Perr. & Song. s.l.+

Gentiana cruciata L. subsp. cruciata+

Gentiana utriculosa L.+

Gentiana verna L.++
Gentianella amarella (L.) Boemer++
Gentianella pilosa (Wettst.) Holub


Geranium pheum L. subsp. pheum+

Geranium sylvaticum L. subsp. sylvaticum+

Geum rivale L.++
Geum urbanum L.+

Gnaphalium sylvaticum L.+

Gymnadenia conopsea (L.) R.Br. subsp. conospea+
NT
Helianthemum nummularium (L.) Mill. s.l.++
Helictotrichon praeustum (Rchb.) Tzvelev susp. praeustum+

Helictotrichon pubescens (Huds.) Pilg. subsp. pubescens++
Helleborus odorus Waldst. & Kit., excl. var. istriacus++
Helleborus viridis L.+

Hieracium hoppeanum Schult. s.str.


Hieracium lactucella Wallr.+

Hieracium pilosella L.++
Hippocrepis comosa L. subsp. comosa++
Homogyne alpina (L.) Cass.++
Hypericum maculatum Crantz subsp. maculatum++
Hypochoeris maculata L.+

Juncus trifidus L. subsp. monanthos (Jacq.) Asch. & Graebn.+

Juniperus communis L. s.l.++
Knautia arvensis (L.)Couter++
Knautia drymeia Heuf. s.l.


Koeleria pyramidata (Lam.) P.Beauv. subsp. pyramidata++
Larix decidua plantula Mill.+

Lathyrus pratensis L.+

Leontodon autumnalis L. s.l.+

Leontodon hispidus L. s.l.++
Leontopodium alpinum Cass. subsp. alpinum++NT
Leucanthemum heterophyllum (Willd.) DC.+

Ligusticum lucidum Mill. subsp. seguieri (Jacq.) Leute+

Ligusticum mutellina (L.) Crantz+

Lilium bulbiferum L. subsp. bulbiferum+

Lilium martagon L.+

Linum catharticum L. s.l.++
Listera ovata (L.) R.Br.+

Lotus corniculatus L.++
Luzula campestris (L.) DC.++
Luzula multiflora (Ehrh.) Lej. subsp. multiflora+

Luzula sylvatica (Huds.) Gaudin subsp. sieberi (Tausch) Buchenau+

Medicago lupulina L. s.l.+

Mentha longifolia (L.) Huds. s.l.+

Molopospermum peloponnesiacum (L.) W.D.J. Koch subsp. bauhinii I.Ullman+
NT
Myosotis arvensis (L.) Hill subsp. arvensis+

Nardus stricta L.++
Nigritella nigra (L.) F.Rchb. subsp. austriaca Teppher et E. Klein++VU
Nigritella nigra (L.) F.Rchb. subsp. rhellicani Teppher et E. Klein++NT
Nigritella rubra (Wettst.) K. Richt.+
EN
Orchis mascula (L.) L. s.l.++
Orchis militaris L.++
Orchis ustulata L. subsp. ustulata


Orobanche gracilis Sm.+

Paradisea liliastrum (L.) Bertol.+
NT
Parnassia palustris L. subsp. palustris++
Pedicularis comosa L. subsp. comosa+
EN
Pedicularis elongata A.Kern. s.l.+
NT
Pedicularis gyroflexa Vill. subsp. gyroflexa+
NT
Pedicularis verticillata L.++
Phleum pratense L.+

Phleum rhaeticum (Humfries) Rauschert+

Phyteuma orbiculare L. subsp. orbiculare+

Phyteuma zahlbruckneri Vest.+

Pimpinella major (L.) Huds. s.l.+

Pimpinella saxifraga L. subsp. saxifraga+

Plantago lanceolata L.+

Plantago media L. subsp. media++
Platanthera chlorantha (Custer) Rchb. subsp. chlorantha+
VU
Poa alpina L. subsp. alpina++
Poa bulbosa L.++
Poa pratensis L.


Poa trivialis L. s.l.+

Polygala alpestris Rchb.+

Polygala vulgaris L. s.l.++
Polygonatum odoratum (Mill.) Druce+

Potentilla crantzii (Crantz) Beck ex Frisch s.l.++
Potentilla erecta (L.) Rausch.++
Potentilla neumanniana Rchb.+

Primula vulgaris Huds. subsp. vulgaris++
Prunella grandiflora (L.) Scholler subsp. grandiflora+

Pseudorchis albida (L.) A.Löve & D.Löve+
NT
Pulsatilla alpina (L.) Delarbre subsp. austriaca (Aichele) Schwegler+
NS
Ranunculus acris L. s.l.++
Ranunculus acris L. subsp. friesianus (Jord.) Syme+

Ranunculus carinthiacus Hoppe+

Ranunculus montanus (aggr.)++
Ranunculus nemorosus DC.+

Ranunculus polyanthemophyllus W.Koch & Hess+

Ranunculus repens L.+

Rhinanthus freynii (A.Kern. ex Sterneck) Fiori+

Rhinantus minor L.++
Rosa pendulina L.+

Rubus idaeus plant. L.++
Rumex acetosa L. subsp. acetosa++
Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius+

Rumex pseudoalpinus Höfft+

Salvia pratensis L. s.l.++
Saxifraga paniculata Miller+

Scabiosa columbaria L.


Scabiosa dubia Velen.+

Scilla bifolia L. subsp. bifolia+

Scrophularia nodosa L.+

Sedum acre L.+

Senecio abrotanifolius L. s.l.+
NT
Senecio alpinus (L.) Scop.+

Senecio jacobea L. subsp. jacobea++
Senecio nemorensis L.


Sesleria caerulea (L.) Ard. subsp. calcaria (Opiz) Celak. ex Hegi


Silene nutans L. s.l.+

Silene saxifraga L.+

Soldanella alpina L. subsp. alpina+

Solidago virgaurea L. s.l.+

Stachys alpina L. subsp. alpina++
Stachys sylvatica L.+

Stellaria graminea L.+

Taraxacum sect. Taraxacum++
Tephroseris tenuifolia (Gaudin) Holub++
Thalictrum aquilegiifolium L. subsp. aquilegiifolium++
Thalictrum minus L. s.l.+

Thymus praecox Opiz subsp. polytrichus (A.Kern. ex Borbás) Ronninger+

Thymus pulegioides L. s.l.++
Thymus serpyllum L.+

Traunsteinera globosa (L.) Rchb.

NT
Trifolium montanum L. subsp. montanum+

Trifolium pratense L. s.l.++
Trifolium repens L. subsp. repens++
Trollius europaeus L. subsp. europaeus++
Tussilago farfara L.++
Urtica dioica L. subsp. dioica++
Vaccinium myrtillus L.
+
Vaccinium vitis-idaea L.++
Valeriana montana L.


Valeriana officinalis L.++
Valeriana wallorthii Kreyer+

Veratrum lobelianum Bernh.++
Verbascum chaixii Vill. s.l.+

Verbascum nigrum L.++
Veronica chamaedrys L. subsp. chamaedrys++
Veronica officinalis L.++
Veronica serpyllifolia L. s.l.+

Veronica teucrium L. subsp. teucrium+
NT
Vincetoxicum hirundinaria L. W.Medicus s.l.+

Viola canina L. s.l.++
Viola hirta L.


Nei rilievi sono stati osservati i seguenti ibridi: Centaurea jacea x C. nervosa, Gymnadenia conopsea x Nigritella rhellicani.

Confrontando la flora delle praterie del Pizzoc rilevata circa 30 anni fa da Marchiori e Ros (1978) con quella attuale, non sono state confermate le seguenti specie: Achillea millefolium L., Chrysanthemum leucanthemum L., Eri-geron uniflorus L., Euphrasia officinalis L., Galeopsis tetrahit L., Gentianella amarella (L.) Borner, , Helleborus viridis L., Orchis militaris L., Poa bulbosa L., Senecio nemorensis L., Thymus serpyllum L., Vaccinium myrtillus L., Vaccinium vitis-idaea L., Viola hirta L., Knautia arvensis (L.) Couter, Saxifraga paniculata Miller.

Liste floristiche redatte in epoche diverse possono differire non solo per effettive variazioni di biodiversità, ma anche per problemi di nomenclatura. Data l’epoca di pubblicazione del lavoro, i due autori probabilmente hanno utilizzato le chiavi floristiche allora in uso (Fiori, 1925-1929), prima dell’attuale smembramento dei linneoni, che ha portato all’attuale divisione degli aggregati nelle attuali specie adottate nel presente lavoro (Poldini et al., 2001).

Conclusioni

Dal presente studio emerge la conoscenza della flora delle praterie della fascia sommitale del monte Pizzoc, che finora non era stata oggetto di ricerche siste-matiche e complete. La flora comprende 242 specie, 50 specie in più di quelle recentemente rilevate all’interno dei prati del SIC-ZPS IT 3230077 Foresta del Cansiglio (Borsato, 2015). Questa elevata biodiversità potrebbe essere dovuta ai diversi utilizzi che sono stati/sono fatti dei prati in oggetto, alle diverse con-dizioni climatiche (manca l’inversione termica presente in Cansiglio) ed alla varietà degli ambienti presenti.

Confrontando il numero di specie presenti nelle formazioni prative oggetto di indagine, si nota come la biodiversità risulti maggiore nei prati non falciati o in quelli che rientrano nel programma quinquennale di sfalcio della Regione Veneto (iniziato nel 2014) rispetto a quella dei prati con falciatura costante da parecchi anni.

Dall’analisi dei dati raccolti emerge che il numero di specie è molto elevato nei prati non/appena falciati con assenza di Deschampsia cespitosa (L.) P. Beauv. subsp. cespitosa (fino ad un massimo di 101 specie in un’area di saggio) e diminuisce progressivamente con l’aumentare della presenza di questa specie (il minimo in un’area di saggio è stato di 19 specie). Questa biodiversità si os-serva meno nei prati con falciatura costante dove, pur mancando Deschampsia cespitosa (L.) P. Beauv. subsp. cespitosa , il numero massimo di specie è statodi 69. Sarà quindi interessante seguire in futuro l’evoluzione dei popolamenti a Deschampsia cespitosa (L.) P. Beauv. subsp. cespitosa in seguito al programma disfalcio pluriennale in atto.

Ringraziamenti

Ringrazio la dott.ssa Veronica Borsato per l’incoraggiamento iniziale, il soste-gno entusiasta e la guida nello svolgimento della ricerca e l’ agrotecnico Gio-vanni Roffarè per la costante disponibilità ed il prezioso aiuto in alcune deter-minazioni.

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