Nuove specie vegetali per la pianura veneta

Attività SVSNBotanica e MicologiaNuove specie vegetali per la pianura veneta

Some new plant species in the veneto plain: Rostraria litorea,Brassica tournefortii, Campanula porscharskyana and Rham-nus saxatilis

Vengono presentate quattro segnalazioni floristiche per la pianura veneta. Tre delle specie riportate di seguito costituiscono nuove segnalazioni per la regio-ne e rispondono a modalità di diffusione ben note: Rostraria litorea e Brassica tournefortii rientrano nel novero di quelle specie con distribuzione meridionaleche, nel nostro emisfero, si stanno diffondendo verso nord anche a causa dei cambiamenti climatici. Campanula porscharskyana è una specie che pur essendo originaria di aree piuttosto vicine (Alpi Dinariche), è stata diffusa volontaria-mente dall’uomo come specie ornamentale e, nell’area indagata, sembra aver trovato le condizioni per potersi espandere autonomamente. La quarta specie, non è nuova per la regione ma non per questo il suo ritrovamento è meno in-teressante: si tratta di Rhamnus saxatilis, specie che in pianura era conosciuta soltanto per le foci del Tagliamento, area ben nota per l’eccezionale ricchezza di specie di origine alpina e montana. Ulteriore elemento di interesse per questo ritrovamento è dato dal fatto che, al contrario delle tre specie precedenti, la sua presenza lungo le sponde della Brenta non può essere troppo recente vista la dimensione degli individui rinvenuti.

Rostraria litorea (All.) Holubsin [= Rostraria pubescens (Lam.)] Trin.(Poa-ceae) – Specie nuova per il Veneto
Reperto: 04-06-2016, 0636/4, 1 m s.l.m., Venezia Alberoni (VE), Herb. Masin. Specie stenomediterranea con baricentro occidentale, presente in tutte le regio-ni italiane centro meridionali e in Emilia Romagna (Conti et al., 2005). Pignatti (1982) in ”Flora d’Italia” la indica come comune nelle sabbie costiere in tutta la zona litoranea dell’Italia peninsulare. Per la fascia costiera del Veneto mancano segnalazioni storiche e non compaiono neppure nelle recenti check- lists della flora delle province di Venezia (Masin et al., 2010) e di Rovigo (Masin, 2014). Ad Alberoni questa poacea è presente copiosa, insieme a varie specie ruderali, lungo il viottolo sabbioso che, partendo dal sistema dunoso contiguo alla Bocca di Porto, porta alla strada che congiunge la zona Faro con il centro abitato della frazione veneziana.

Brassica tournefortii Goun (Brassicaceae)Alloctona nuova per il Veneto
Reperto: 9-04-2016, 06-36/3, 3 m s.l.m., Campagna Lupia (VE), Herb. Masin. Specie originaria delle zone desertiche nordafricane. In Europa è presente in Grecia, in Spagna, in Italia e in Portogallo. In Italia, durante gli anni ’80 dello scorso secolo, è stata segnalata per alcune regioni del Centro-Sud e per le Isole (Pignatti, 1982). Recentemente (2011) è stata osservata in Emilia Romagna nel Ferrarese (www.actaplantarum.org; luirig.altervista.org.). La presente segnala-zione proviene dalla zona di Campagna Lupia, luogo dove questa brassicacea è stata scoperta in piena fioritura, con vari individui, lungo il bordo della Statale Romea, presso la località Lugo. Un precedente ritrovamento, avvenuto durante il 2014, sempre nei pressi della Statale Romea, in comune di Rosolina, non è stato indicato nella check-list delle flora del Polesine pubblicata lo stesso anno (Masin, 2014). Le numerosissime escursioni effettuate lungo il litorale veneto negli ultimi anni che hanno portato a due soli ritrovamenti, pur consistenti, indicano che la specie è ancora molto rara. Probabilmente siamo di fronte ad un’avanzata verso nord (veicolata dal traffico lungo la S.S. Romea) favorita dal cambiamento climatico.

Campanula porscharskyana Degen (Campanulaceae) – Alloctona nuova per il Veneto
Reperto: 09-07-2016, 07-35/2, 21 m s.l.m., Lozzo Atestino (PD), Herb. Masin. Specie originaria delle Alpi Dinariche In Europa viene ampiamente coltivata come pianta ornamentale per la bellezza dei suoi fiori, in numerose varietà e cultivar. Nei giardini di tutto il Veneto si incontra con frequenza, ma prima d’o-ra non ci era mai capitato di osservarla inselvatichita. La presente segnalazione deriva da Lozzo Atestino e da Refrontolo nel Trevigiano. A Lozzo Atestino la specie, inserendosi con vigore nelle minute fessure tra la malta e gli spigoli in pietra, ha colonizzato ampiamente un muro di trachite presso la chiesa del paese. A Refrontolo cresce con pochi individui su rupi ombrose, in località Mo-linetto della Croda, nelle immediate vicinanze dell’antico mulino ubicato lungo il Torrente Lierza. Come per varie altre specie coltivate e, di recente, osservate inselvatichite, occorre un monitoraggio attento per verificarne la capacità di propagazione fuori coltura.

Rhamnus saxatilis Jacq. subsp. saxatilis (Rhamnaceae) – Conferma per il Pa-dovano.
Reperto: 04-07-2016, 0336/4, 47 m s.l.m., Carmignano di Brenta (PD), Herb. Masin.
Entità a distribuzione sud est europea, presente in Italia nelle regioni alpine, nelle Marche e nel Lazio (Conti et al., 2005). In Veneto è abbastanza frequente nella zona prealpina ma rarissima al piano. Le uniche popolazioni note per la bassa pianura crescono sulle dune stabilizzate della foce del Tagliamento e in quelle di Bibione. Nella recente “Lista rossa regionale delle piante vascolari” (Buffa et al., 2016) viene considerata un’entità non a rischio (secondo le catego-rie IUCN: LC). Per il Padovano esiste una segnalazione di provenienza euganea inviata da Pollini a Bertoloni (1835) il quale, la indica nel secondo volume della sua “Flora Italica”. Questa prima notificazione viene ripresa da Trevisan (1842), De Visiani e Saccardo (1869) e Parlatore (1873-75), senza alcuna spe-cificazione ulteriore di località o di nuovi ritrovamenti. Successivamente Bégui-not (1909-14), dopo aver esplorato a lungo gli Euganei, però, mette in dubbio la veridicità della segnalazione per le alture padovane. Similmente Masin & Tietto (2006) e Masin (2015) sulla base, anch’essi, di numerosissime esplora-zioni condotte sugli Euganei, non trovano conferme. La presente segnalazione proviene dai terrazzi alluvionali del Brenta dove la specie cresce copiosa, per un breve tratto, nella boscaglia spondicola in comune di Carmignano di Brenta, zona in cui si incontrano varie specie orofile che crescono nelle vicine Prealpi. Sia le stazioni di Bibione, sia quella di Carmignano possono essere considerate come un dealpinismo come avviene per numerose altre specie fluitate verso il piano dai fiumi alpini e prealpini.

Bibliografia

Bertoloni A. (1835) – Flora Italica, sistensplantas in Italia et in insulis circumstantibus sponte nascentes – Vol. II, Tipografia R. Masi, Bologna.

Béguinot A. (1909-1914) – Flora Padovana, ossia prospetto floristico e fitogeografico delle piante vascolari indigene, inselvatichite o largamente coltivate crescenti nella Provincia di Padova, con notizie storico-bibliografiche sulle fonti della flora ed illu-strata da 20 Tavole. Tip. del Seminario, Padova.

Buffa G., Carpenè B., Casarotto N., Da Pozzo M., Filesi L., Lasen C., Marcucci R., Masin R., Prosser F., Tasinazzo S., Villani M., Zanatta K. (2016) – Lista rossa regionale delle piante vascolari Regione del Veneto – Regione del Veneto, Europrint S.r.l. – Quinto di Treviso.

Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (eds.) (2005) – An annotated checklist of the Italian vascular flora. Palombi Editori, Roma.

De Visiani R., Saccardo P.A. (1869) – Catalogo delle piante vascolari del Veneto e di quelle più estesamente coltivate – Atti R. Istit. Ven. di Sc. Lett. ed arti, ser. 3° vol. XIV, Venezia.

Masin R. (2014) – Indagini sulla flora del Polesine – Natura vicentina 17 (2013): 5-157. Masin R. (2015) – Addenda alla flora vascolare della Provincia di Padova. 1° contributo Natura Vicentina 18(2014): 62-72.

Masin R., Tietto C.(2006) Cinto Euganeo – Flora Vascolare della Provincia di Padova Natura Vicentina 9 (2005): 7-103.

Masin R., Bertani G., Favaro G., Pellegrini B., Tietto C., Zampieri A.M. (2010) -Annotazioni sulla flora della Provincia di Venezia – Natura Vicentina 13 (2009): 5-106. Parlatore F. (1873-1875) – Flora Italiana, ossia descrizione delle piante che crescono spontanee o vegetano come tali in Italia e nelle isole ad essa adiacenti disposte secondo il metodo naturale – Vol V (1873-75), Firenze.

Pignatti S. (1982) – Flora d’Italia – 3 voll., Edagricole Bologna.

Trevisan V. (1842) – Prospetto della Flora Euganea – Padova.

Sitografia

www.actaplantarum.org

luirig.altervista.org

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